Agosto 2014
Un gruppo di sei persone profondamente diverse tra loro e fino a quel momento sconosciute si trovano ad affrontare uno dei trekking da molti definito tra i più belli e suggestivi al mondo.
L’itinerario da Landmannalaugar a Skogafoss si articola su un percorso di un centinaio di km ricchi di interesse naturalistico in particolare dal 2010, quando, con l’eruzione del vulcano del ghiacciaio Eyjafjallajökull (che ha messo in ginocchio il traffico aereo di tutta Europa) il paesaggio è diventato ancora più spettacolare.
Si percorrono distese di terreni ricchi di colore, variegati dalla presenza di laghetti termali e fuoriuscite di zolfo, si cammina fianco a fianco a maestose cascate, ci si ritrova sopra ad un ghiacciaio millenario, si prosegue su piane nere percorse da grossi fiumi tumultuosi che si incanalano in enormi spaccature del terreno. Si è costantemente a contatto con la natura più selvaggia, in totale assenza della presenza umana.
Cinque giorni di cammino in completa autonomia con la propria tenda e il cibo necessario; fatica, pioggia battente, vestiti bagnati, freddo (tanto freddo), zaino pesante, mancanza di sonno, pasti frugali, infortuni fisici. Disagi ampiamente ripagati da emozioni difficilmente descrivibili con le parole.
Attraversare questi luoghi a piedi vuol dire instaurare un rapporto d’amore e odio con una natura che è prepotente, una natura che da un lato regala paesaggi incontaminati e dall’altro ti scarica addosso 10 ore di pioggia ininterrotta.
Proprio la condivisione di questi momenti di cammino ha forgiato un’amicizia tra queste sei persone che dura ancora oggi, a quasi tre anni dal ritorno a casa.
Sólo el amor, el ignorante amor, Islandia.
Jorge Luis Borges, A Islandia
IL TREKKING in dettaglio:
1ª tappa – Landmannalaugar – Sboribver
Dalla località di partenza si seguono le indicazioni per Porsmork. Superata una serie di rilievi ricchi di pozze di acqua calda, si giunge, dopo 4 o 5 nevai, al primo rifugio incustodito, sulle pendici del monte Sooull nella zona dal nome di Sboribver.
2ª tappa – Sboribver – Altakiosk
Si prosegue sempre seguendo le solite indicazioni, attraversando zone pianeggianti interrotte da brevi salite, per poi giungere alla panoramica discesa verso la piana di Altavata, dove sorge il rifugio Altakiosk.
3ª tappa – Altakiosk – Rifugio Botnar
Dal rifugio di Altavata si segue la pista per la piana di Emstrur, la quale richiede l’attraversamento di alcuni guadi. La conformazione del territorio cambia in relazione all’avvicinamento del ghiacciaio di Myrdalsjokull. Si giunge al rif. Botnar, situato in una zona molto panoramica.
4ª tappa – Rifugio Botnar – Porsmork
Da Botnar si scende sulla piana che porta a Porsmork, potendo così osservare da vicino i grossi canyon, con le acque che defluiscono in mare. Si attraversano boschetti di betulle nane contorte prima di arrivare a Porsmork.
5ª tappa – Porsmork – Skogafoss
Attraversato il grosso fiume di fronte a Porsmork si inizia a salire una serie di rilievi e di creste che conducono ai bordi dei ghiacciai Myrdalsjokulle Eyjafjallajokull. Dopo una serie di morene e nevai si giunge al rifugio situato a 1.100 metri, da qui si scende fino alla cascata di Skogafoss, attraversando grandi pascoli.
Di seguito alcuni degli scatti di quei giorni incredibili (cliccare sulla prima foto per scorrere la galleria).
Colonna sonora:
L’Islanda è un luogo magico dove la particolare luce rende tutto indimenticabile, ad ogni ora del giorno. Trascorrere quei pochi giorni con delle persone fantastiche è stato un onore.